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Labrador: boicottiamo la Scottex!
Posted aprile 7, 2009
on:Dopo questo spot pubblicitario la vita dei Labrador è stata sconvolta. Scopo di questo mio post è di aprire gli occhi a molte persone su quelle che sono le vere caratteristiche di questi bellissimi animali.
Partiamo con un po’ di storia: il Labrador Retriever nasce nella seconda metà dell’800 in Inghilterra, grazie a studi genetici che intendevano selezionare una razza canina ideale per la caccia. I progenitori dei Labrador sono di origine canadese ( i Saint Jhon Dogs). Questi animali erano usati sulle barche dei pescatori a causa della loro doppia pelliccia. Il manto dei Labrador presenta infatti uno strato inferiore soffice e uno superiore resistente all’acqua; questo permetteva, agli avi dei Labrador odierni, di sopportare bene l’acqua e i lunghi viaggi a contatto con essa.
Un’altra importante caratteristica di questa razza è la coda di lontra: spessa alla base, tende poi ad assottigliarsi. Il Labrador ha un carattere molto socievole e mite, è ideale per una vita a stretto contatto con l’uomo, ma questo non deve farci dimenticare le sue origini di cacciatore e pescatore: egli ha infatti una forte necessità di muoversi e di giocare.
I campi in cui i Labrador vengono utilizzati sono diversi: sono ideali per la pet therapy e per fare da guida alle persone non vedenti (lo loro mansuetudine li fa preferire ad altri cani), il soccorso in acqua è la loro vera specialità, sono infatti eccellenti nuotatori ed infine sono usati nel soccorso alpino a causa del loro olfatto sopraffino. Vi offro ora splendide foto di un esemplare di Labrador biondo, Dingo e di uno nero, Argo.
La mia conoscenza su questi cani è limitata dal punto di vista tecnico, ma ho avuto la fortuna di conoscerne due nel corso della mia vita (le due celebrità sopra ritratte) e di entrambi mi sono innamorata. Questa mia testimonianza vorrebbe far capire che, nonostante il loro aspetto e dolcezza, i Labrador necessitano di molte cure e attenzioni…non può e non deve bastare una pubblicità a farli amare. Impariamo invece a conoscerli per quello che sono…
Lettura consigliata in tal senso: Vita da cani, confessioni di un capobranco
Post dedicato a Dingo, il mio primo “gatto nero”.
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